Appartenente alla famiglia delle Brassicacee (crucifere), la rucola o Eruca sativa - da non confondere con la rucola selvatica o ruchetta(Diplotaxis tenuifolia) che presenta foglie più sottili e frastagliate, fiori gialli e un sapore molto più deciso e piccante - è una pianta erbacea annuale originaria del bacino del Mediterraneo e dell’Asia occidentale, conosciuta sin dall’antichità.
Gli antichi romani attribuivano alla Rucola proprietà afrodisiache e ne consumavano anche i semi, infatti un tempo era più apprezzata per le sue virtù medicinali che per l’uso alimentare. Proprio per le stesse proprietà, nel Rinascimento si diceva che alcuni monaci avessero abbandonato i voti di castità dopo aver bevuto un amaro a base di rucola.
Assai ricca di calcio, contiene anche ferro, potassio, fosforo e vitamina C; stimola l’appetito e la ripresa dell’organismo nei periodi di convalescenza e debolezza; favorisce la digestione, e ha un’azione diuretica. Inoltre, se assunta come tisana assieme a menta e cime fiorite di santoreggia, ha un’azione calmante e tonificante.
In cucina viene usata come insalata, da sola o in misticanza e presenta un caratteristico gusto amarognolo e piccante che ben si sposa con straccetti di carne, latticini o associato a pomodori dolci e mais. In Egitto viene largamente impiegata come contorno nei piatti a base di pesce; nella nostra isola di Ischia si prepara il Rucolino, liquore digestivo servito in alternativa al limoncello.
Oggi abbiamo preparato per voi una ricetta veloce e gustosa che siamo sicure apprezzerete:
il pesto di rucola, una variante del pesto alla genovese usato per condire la pasta.
Ecco cosa occorre:
Per il pesto:
200 gr di rucola in foglie;
100 gr di formaggio pecorino grattugiato;
50 gr di pinoli;
1 spicchio d’aglio;
olio extravergine d’oliva q.b.
Per completare la ricetta ( sei persone):
600 gr di orecchiette o trofie fresche (sono perfette anche le linguine o le mezze maniche rigate);
una decina di pomodori pachino a tocchetti;
ricotta dura da grattugiare o formaggio pecorino.
Lavare, asciugare e tagliuzzare le foglie di rucola prima di inserirle in un mixer (questo per far prima, il vero pesto si fa sminuzzando gli ingredienti nel mortaio con il pestello). Unire il pecorino, i pinoli e lo spicchio d’aglio, irrorare con un dito d’olio. Azionare il frullatore e aggiungere olio finché il composto verde brillante non diverrà una crema molto densa. Non importa che sia vellutata, potete aggiungere una parte dei pinoli alla fine, se vi piace sentirne la consistenza.
Riporre in frigo dentro a un recipiente di vetro. Si può conservare per diversi giorni se ben sigillato; qualora abbiate sminuzzato gli ingredienti nel pestello, coprite d’olio.
Una volta scolata la pasta, cotta in acqua salata, conditela con due cucchiai di pesto, aggiungete i pomodorini a crudo e servite con la ricotta dura grattugiata o una spolverata di pecorino.
Buon appetito!
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