mercoledì 28 ottobre 2015

Polpette di quinoa

Il Chenopodium quinoa è un'erbacea annuale della stessa famiglia degli spinaci e della barbabietola

Le popolazioni andine la chiamano chisiya mama che, in lingua quechua, vuol dire madre di tutti i semi. Sembra che il boliviano Carmelo Flores, scomparso alla veneranda età di centoventiquattro anni, consumasse abitualmente quinoa. I semi forniscono, grazie alla macinazione, un prodotto assimilabile alla farina ricavata dai cereali, quindi la pianta è classificata merceologicamente come un cereale, anche se non appartiene alla famiglia botanica delle graminacee. Possiede un alto contenuto proteico e una totale assenza di glutine. La quinoa può essere bollita come il riso e utilizzata in svariate ricette in modo analogo al cous cous.

Ingredienti: 50 gr. di quinoa sciacquata e scolata, 120 gr. di ceci in scatola sciacquati e scolati, una carota, una costa di sedano, una cipolla, due cucchiai di latte di soia, mezzo cucchiaino di curry, un po' di prezzemolo prezzemolo tritato, un po' di pangrattato. 

 

Come si fa:


Fate bollire la quinoa in acqua per una decina di minuti, nel frattempo tritate grossolanamente sedano, cipolla e carota e fate cuocere il soffritto in una padella con un filo d’olio evo, fino a quando le verdure saranno ammorbidite e dorate. 

Frullate i ceci con il mixer, aggiungete i due cucchiai di latte di soia. Quando la quinoa sarà pronta, versatela in una ciotola, fatela raffreddare un po’ e poi aggiungete la crema di ceci, il soffritto e il curry. 

Salate e pepate a piacere, amalgamando bene il composto. Fate le polpettine con le mani, passatele nel pangrattato e cuocetele in padella con un filo d’olio fino a quando saranno dorate. 


mercoledì 21 ottobre 2015

Pancakes

I Pancakes sono gustosissime frittelle, piatto caratteristico dell’American Breakfast assai versatile, perchè si possono gustare con il tradizionale sciroppo d’acero, frutta fresca a pezzetti e panna, con confetture e marmellate, ma anche con salumi, uova e formaggio fuso. E ovviamente, perché no…con la Nutella!


Le origini di questo piatto hanno fatto il giro del mondo, addirittura sembra che la parola “pancake” compaia per la prima volta in un documento in lingua inglese redatto nel Quattrocento. 
A partire dal Medioevo, i pancakes venivano preparati in tutta Europa, persino in Russia. In Germania ancora oggi si parla di Kaiserschmarrn, una specie di pancake tagliato a pezzettini e servito con granella di frutta secca, salsa alla frutta, ricoperto di zucchero a velo.

Alcune curiose romanticherie legate a questo piatto:
In Irlanda era tradizione lasciare un pomeriggio libero alle ragazze per cucinare i pancakes. Secondo l’usanza se una giovane nubile fosse riuscita a ribaltare il primo pancake come si fa con la frittata, allora si sarebbe sposata entro l’anno. In Scozia si usava invece nascondere piccoli oggetti nell’impasto: chi avesse trovato questi portafortuna mangiando, avrebbe trovato presto anche l’anima gemella.


I pancakes si radicarono negli Stati Uniti dopo la scoperta dell’America, quando chi viaggiava verso il Nuovo Mondo lo faceva portando con sé il proprio bagaglio di tradizioni, anche culinarie. Fu così che questi pancakes crebbero di popolarità e si diffusero, prendendo alcune caratteristiche dei poffertjes olandesi e alcune particolarità da quelli britannici, precisamente dagli scone scozzesi. Ma il tocco personale degli statunitensi fu l’aggiunta del lievito.

La ricetta è composta da ingredienti molto semplici e nutrienti mescolati insieme fino a ottenere una pastella cremosa ma abbastanza liquida da essere versata in una padella scaldata sul fornello a fuoco vivace. I pancakes vengono cotti prima da un lato e poi dall’altro, finché entrambe le “facce” non assumono il caratteristico colore bruno. Si consumano subito, appena cotti e ancora caldi, con il condimento che più vi ispira.
Per voi la ricetta originale della mia amica californiana Lila!

-          1 tazza di farina (circa 250 gr);
-          1 bustina di lievito in polvere (tipo Pane Angeli è perfetto);
-          1 pizzico di sale;
-          1 cucchiaio di zucchero;
-          1 uovo;
-          1 tazza di latte;
-          1 cucchiaio di olio di semi;
-          Olio per ungere la padella a fondo piatto, antiaderente.

Unire in una terrina la farina, il lievito, lo zucchero e il sale. Mescolare bene e lasciare da parte.
In una seconda terrina, sbattere l’uovo intero fino a ottenere una crema spumosa, aggiungere il cucchiaio d’olio e il latte che avrete misurato in una tazza identica a quella della farina.
In questo composto liquido, versate pian piano il contenuto della prima terrina (il mix di farina e altri ingredienti) e mescolate bene fino a ottenere una crema abbastanza liquida.
Fate scaldare la padella antiaderente a fondo piatto sul fornello e, con l’aiuto di un fazzoletto di carta, ungetela bene con l’olio di semi. Attenzione, il fondo deve essere unto ma asciutto. Ripetere l’operazione fra un pancake e l’altro.
Con l’aiuto di un mestolo da zuppa, versate un po’ di crema al centro della padella e lasciate che si formi un cerchio di impasto che deve dorarsi, assumendo un colorito bruno. Con una spatola piatta di legno giratelo e fate “abbronzare” anche l’altra “faccia”.
Servite caldi e farcite con sciroppo d’acero, buonissimo, oppure crema, panna, cioccolata, frutta, marmellata…e buon appetito!


sabato 10 ottobre 2015

Brownies di cioccolato e fagioli neri

Il brownie è un tipico dolce americano, conosciuto anche come Boston brownie. In realtà è una torta di cioccolato e nocciole, bassa e consistente, che una volta cotta si taglia a quadretti. Esiste una versione bianca chiamata blondie, preparata senza cacao e con cioccolata bianca. Il nome brownie, pare sia comparso per la prima volta nel Boston Cooking School Cookbook (1896) un libro di cucina scritto da Fannie Farmer ancora oggi, dal XIX secolo, un riferimento per la cucina americana. Pensate che è ancora disponibile sia in ristampa, che in versione aggiornata.  

I brownies non vengono cotti del tutto affinchè rimangano morbidi all’interno: in alcuni locali di New Yourk vengono serviti caldi, decorati da ciuffetti di panna montata o crema. Ovviamente esistono infinite varianti con cocco, cioccolato, caramel, banana e sappiatelo, sono molto più buoni il giorno dopo. Eccovi la ricetta con i fagioli neri, provare per credere!

Ingredienti: 120 gr. di cioccolato, minimo 80% di cacao, 100 gr. di burro, 130 gr. di zucchero di canna, 200 gr. di fagioli neri bolliti, 100 gr. di noci tritate, un cucchiaio di estratto di vaniglia, 2 cucchiai di orzo o caffè istantaneo, 1 pizzico di sale integrale, 2 uova intere, un albume, 100 ml. di succo di mela, una manciata di gocce di cioccolata, facoltative.

Come si fa:

Preriscaldate il forno a 180° e preparate una teglia bassa e larga, foderata con carta da forno. Fate sciogliere il cioccolato a bagnomaria con il burro e amalgamateli bene. 

Mettete i fagioli bolliti, metà delle noci, la vaniglia e due cucchiai del cioccolato col burro e lo zucchero in un mixer e frullate per qualche secondo, fino a farlo diventare morbido e tenete da parte. 

In una ciotola mettete il resto delle noci, il cioccolato rimasto, l’orzo e il sale, mischiate bene e mettete da parte. In un'altra ciotola sbattete bene le uova con un mixer elettrico, fino a farle diventare soffici e unite il succo di mela, miscelando ancora per un minuto. 

Ora mescolate insieme il composto con i fagioli e quello con l’orzo e uniteli amalgamandoli alla perfezione, poi aggiungete metà del composto di uova e albume e versate il tutto ben miscelato nella teglia. Spargete le gocce di cioccolata e mixate ancora le uova fino quando diventano soffici e con l’aiuto di uno stuzzicadenti, versatela in mezzo al composto, in modo disordinato come per marmorizzare.

Cuocete in forno per 35/40 minuti finché i brownies sono pronti. Lasciate raffreddare nella teglia prima di tagliarli a cubetti. 


 
 

giovedì 1 ottobre 2015

Crema pasticcera vegana

Oggi ricetta di una crema pasticcera vegana per la gustosa brioche che vi ho proposto pochi giorni fa. Senza latte, nè uova, adatta anche per gli intolleranti o gli allergici al lattosio. E se siete allergici al glutine potete utilizzare la farina di riso. Usatela per crostate di frutta, torte, brioche, bigné e... quello che volete, scatenate la fantasia!

Ingredienti: 500 ml di latte di soia, 50 g di zucchero integrale di canna, 30 g di farina 0 (o farina di riso), 20 g di amido di frumento (frumina), 3 cucchiai di olio di semi di girasole spremuto a freddo, una bustina di vaniglia in polvere (o un baccello con cui farete insaporire il latte), la scorza di un limone, la punta di un cucchiaio di curcuma, un pizzico di sale. Se volete una crema più densa, anziché 20 grammi di amido di frumento, mettetene 60.

La curcuma serve per dare il classico colore giallo, per la scorza di limore dovete utilizzare solo la parte gialla, non quella bianca.

Come si fa: mettete in una pentola dal fondo spesso il latte, la scorza del limone e il baccello di vaniglia. Se usate la polvere di vanillina, aggiungetela insieme alla farina.

Fate intiepidire a fuoco lento il latte di soia, nel frattempo lavorate a parte zucchero e olio, sbattendo bene con una forchetta.

Mescolate farina, amido setacciati, la vaniglia in polvere, il sale e la curcuma e amalgamate questi ingredienti polverosi con il composto d'olio e zucchero, poi aggiungete a filo il latte tiepido e mescolate con una frusta. Attenzione ai grumi!

Mettete sul fuoco la crema e fatela cuocere a fuoco molto basso, sempre mescolando. Quando sarà addensata, togliete dal fuoco. Buonissima sia calda che fredda.



CROSTATA ALLA MARMELLATA DI FRAGOLE

La pasta frolla! Ci vuole la ricetta giusta per farla venire bene: lavorabile, non troppo secca, non troppo untuosa.
Questa è la ricetta che uso sempre e devo dire che mi sono trovata bene con le dosi. 
Come confettura ho scelto la marmellata di fragole, che è una delle mie preferite, ma la base è perfetta con qualsiasi altro tipo di marmellata di frutta: pesche, albicocche, ciliegie, frutti di bosco, lamponi, agrumi, mele renette... secondo i gusti e il vostro estro del momento. Ottima base anche per la classica crostata di frutta con la crema pasticcera.
Allora rovistate nella dispensa e cercate la confettura che più vi piace!
Buona merenda!

PASTA FROLLA

300 gr farina 0  
150 gr burro
100 gr di zucchero bruno
2 uova ( 1 intero e 1 tuorlo)

FARCITURA

1 vasetto di confettura di fragole ( o a piacere)

Per prima cosa, mettete il burro in un piattino e lasciatelo ammorbidire fuori dal frigo per un’oretta. Se andate di corsa potete ricorrere al microonde, ma occhio perché il burro deve solo ammorbidirsi non deve cuocersi, quindi basteranno circa 10 secondi o un paio di giri del piatto.
In una terrina mescolate con l’aiuto del mixer lo zucchero, il tuorlo e l’uovo intero finché il composto non sarà giallo e spumoso.
Aggiungete il burro e poi, lentamente, la farina setacciata.
Spegnete il mixer e terminate di lavorare l’impasto ottenuto con le mani, fino ad ottenere una palla liscia e uniforme. Lasciatela riposare nella terrina.
Intanto accendete il forno a 180°, imburrate la teglia e cospargetela di farina per evitare che la crostata si attacchi al fondo e ai bordi quando sarà cotta.
Battete la teglia ed eliminate l’eccesso di farina.
Dall’impasto, ricavate due palline, una più grande per la base e i bordi, una più piccola per le decorazioni.
Spianate la base e con l’aiuto di uno stendipasta di legno cosparso da un velo di farina, fate arrivare l’impasto fino ai bordi. Aggiustatelo con le dita in modo che aderisca e sia di spessore uniforme. Con una forchetta, praticate pochi fori all’impasto per evitare che si gonfi.
Cospargete la base di marmellata aiutandovi con un cucchiaio, poi iniziate ad arrotolare dei pezzi della pallina più piccola per formare delle diagonali di impasto. Incrociatele e premete con il dito in corrispondenza di ogni incrocio e delle attaccature al bordo senza tirare troppo, altrimenti la pasta si spezza o si ritira nel corso della cottura.
Una volta pronta, infilate la crostata in forno e lasciatela cuocere per circa 30-35 minuti. La pasta frolla deve essere dorata. Controllate la cottura con uno stecchino sul bordo.
Lasciate freddare e…tutti a tavola per una buona colazione o una stuzzicante merenda!