Panis bis
cotus: un pane cotto due volte, per eliminare perfettamente l’umidità e
consentire così un’ottima conservazione. Probabilmente i biscotti derivano da
questa antica ricetta conosciuta nell’antica Roma e forse importata nella “capitale
del mondo” dal lontano oriente. Il famoso cuoco Apicio ne parla nel suo libro di cucina,
dolcetti secchi venivano offerti alla fine del pasto nelle case dell’aristocrazia
romana, con lo scopo di ripulire la bocca dalle abbondanti libagioni ingurgitate.
In origine era il miele l’ingrediente principale e nacquero forse da necessità
militari: testimonianze storiche narrano che, nel 31 a.C., i legionari
arruolati da Marco Antonio per la battaglia di Azio furono riforniti di
speciali gallette, simili a quelle che, per secoli, rappresenteranno il “rancio”
di centinaia di migliaia di soldati.
Nei monasteri
medievali i biscotti vennero perfezionati e arricchiti di ingredienti, così
come cominciarono a cambiare forma e ad acquistare diverse caratteristiche:
nascono cosi i ricciarelli, i cialdoni di Lorenzo il Magnifico e molti altri
ancora e con il passare dei secoli la tradizione dei biscotti si farà sempre
più articolata e raffinata.
50 gr. di uvetta
40 gr. di frutta secca a piacere: fichi, albicocche, datteri ecc.
30 gr. di cocco disidratato
Succo di mela non zuccherato q.b.
Se volete saperne di più sul Pof. Franco Berrino e l'alimentazione sana che suggerisce, seguite questo video tratto da una puntata della trasmissione "Report" in onda su Rai 3 nel marzo 2009:
I biscotti che vi propongo sono stati ricavati da una ricetta suggerita dal Prof. Franco Berrino, oncologo ed epidemiologo, uno dei pochi ricercatori italiani chiamati a collaborare al Food, nutrition, physical activity and the prevention of cancer, pubblicato nel 2007 dal World Cancer Research Fund, oggi consulente della Direzione scientifica dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Come potrete notare essi non contengono né zucchero, né uova né burro. Sono biscotti molto indicati per una dieta sana e naturale.
200 gr. di
fiocchi d’avena o di frumento o entrambi
40 gr. di mandorle, noci, nocciole 50 gr. di uvetta
40 gr. di frutta secca a piacere: fichi, albicocche, datteri ecc.
30 gr. di cocco disidratato
Succo di mela non zuccherato q.b.
Dovrete preparate
l’impasto la sera prima, in modo che i fiocchi d'avena possano gonfiarsi e amalgamarsi
con il resto degli ingredienti. Ecco come procedere: mettete a mollo la frutta disidratata in acqua
tiepida, sia per renderla morbida che per sciacquarla dagli oli conservanti, se
non è biologica e lasciate che si re-idrati per almeno una mezz'ora. Nel frattempo, in una ciotola,
versate i fiocchi d’avena e il cocco disidratato. Nel mixer sminuzzate le
noci, le mandorle e le nocciole, quindi aggiungetele questo mix di frutta secca ai fiocchi d'avena e al cocco. Amalgamate tutti gli ingredienti.
Scolate la frutta disidratata, asciugatela in modo che perda ogni traccia di umidità e sminuzzatela brevemente nel mixer: attenzione però, non deve diventare una poltiglia. Unite la frutta secca sminuzzata agli altri ingredienti nella ciotola. A questo punto aggiungete il succo di mela: il composto ottenuto deve avere
la consistenza della polenta, per intenderci. Riponete la ciotola in frigo e lasciate riposare tutta la notte.
La mattina dopo date una rimescolata agli ingredienti e poi disponete, meglio se sulla placca del forno ricoperta di carta da forno, mezzo cucchiaio di composto.
Procedete in questo modo fino ad esaurimento degli ingredienti. Infornate in forno
già caldo e ventilato (180 °) per circa un quarto d'ora, fino a quando saranno ben
dorati. Consumateli freschi.
Se volete saperne di più sul Pof. Franco Berrino e l'alimentazione sana che suggerisce, seguite questo video tratto da una puntata della trasmissione "Report" in onda su Rai 3 nel marzo 2009:
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