mercoledì 2 aprile 2014

Taralli


Il tarallo è un prodotto da forno tipico del sud d’Italia, inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani. In Basilicata esiste anche la versione dolce, il “tarallo di Avigliano” fatto con glassa di zucchero fondente, profumato all'anice. É un anello di pasta non lievitata e l'impasto base è composto di farina, acqua o vino, olio e sale. Troppe le ipotesi sull’etimologia del nome, forse la più quotata potrebbe essere quella dal latino torrère, cioè abbrustolire. 

Famoso il tarallo pugliese ma il tarallo ha sfamato intere generazioni di napoletani, tra l’altro: i fornai, a fine ‘700 quando la fame era nera e terribile, non buttavano di certo i ritagli della pasta di pane. Quindi, con la tipica fantasia napoletano, cominciarono ad aggiungere un po’ di strutto e pepe, a fare delle striscioline che poi trasformavano in ciambelline e poi cuocevano nel forno insieme al pane.

Si mangiava nelle osterie, con vino spesso poco pregiato.
Taralli di Avigliano
Oggi si sgranocchiano sul lungomare di  Mergellina ma una volta esisteva il tarallaro che, con la sua cesta sulle spalle vendevano i taralli ai passanti. Oggi la figura del tarallaro è scomparsa, ma nella tradizione orale napoletana ancora adesso, per indicare una persona con poca voce in capitolo e in preda agli eventi si dice “me pare ‘a sporta d’o tarallaro!”
 

Ingredienti per circa trenta taralli:

500 gr di farina
180 gr. di strutto oppure olio d'oliva evo, circa 130 ml.
mezzo bicchiere di vino bianco secco;
acqua tiepida q.b.

sale circa 10 gr.
pepe nero, semi di finocchietto, peperoncino o altre spezie a piacere se gradite timo o origano.

Strutto
Versate in una ciotola la farina e aggiungete l’olio, il sale, il pepe (o l'ingrediente che avrete scelto) e infine il vino bianco. Impastate, quando avrete formato una palla elastica, trasferite il tutto su di un’asse di legno e impastate per circa un quarto d'ora, dovrete ottenere un impasto morbido, elastico ma più sodo di quello del pane. Ora mettete l’impasto per i taralli in una ciotola, copritelo con pellicola o un canovaccio e fatelo riposare per almeno mezz’ora in un luogo tiepido.

Trascorso il tempo, con il palmo della mano ricavate dei bastoncini del diametro di un centimetro circa e  lunghi circa otto, unite le due estremità e create un cerchio. Ecco il vostro tarallo, procedete così fino all'esaurimento dell'impasto. Quando avete finito mettete i taralli ottenuti su un canovaccio pulito. In una pentola portate a bollore dell’acqua e buttateci dentro una dozzina di taralli alla volta. 


Non appena i taralli verranno a galla, scolateli e adagiateli in un vassoio foderato con un canovaccio pulito. Dopo qualche minuto, trasferiteli in una teglia foderata con carta forno e infornateli in forno già caldo a 180° per circa venti-venticinque minuti, fino a quando non saranno dorati in superficie. Toglieteli dal forno e lasciateli raffreddare completamente prima di gustarli. 



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