Il farro è un'antichissima graminacea,
già coltivata nell'antichità nella zona della Mezzaluna Fertile. Era impiegato in cucina nell'antica
Roma, così come nel rito della confarreatio, con il quale si celebrava il
matrimonio. Durante la cerimonia era infatti tradizione spartire tra gli sposi
una focaccia di farro. Esso oggi conosce una rinascita, grazie alla
riscoperta delle sue proprietà.
In Italia lo si coltiva soprattutto in
Toscana, regione famosa per le zuppe e le minestre. Interessanti sono le sue proprietà
nutrizionali: è ricco di fosforo, potassio e magnesio, vitamine dei gruppi A,
B2 e B3 e aminoacidi. Cento grammi di farro rappresentano 350 kcal, 1,5% di
grassi e l'11% di proteine. Più digeribile del grano duro e del grano tenero è
meglio se consumato integrale. Sembra sia un ottimo alleato contro i tumori
dell'apparato digerente, evita il ristagno delle secrezioni biliari
nell'intestino e favorisce il transito intestinale grazie alle sue lievi
proprietà lassative. Sconsigliato a chi soffre di coliti corniche e ai celiaci
poiché contiene glutine.
200 gr. di
farina di farro
1/2 bustina di
cremor di tartaro
150 gr. di
tahina (burro di sesamo)
50 gr. di carote
grattugiate
1 spicchio di
mela grattugiato
la buccia
grattugiata di mezzo limone (solo la parte gialla)
3 cucchiai di
uvetta ammollata in acqua acidulata
Se necessario un
poco di succo di mela, un pizzico di sale integrale.
Setacciate la farina in una ciotola,
aggiungete gli ingredienti polverosi: sale, lievito, la buccia del limone, le
carote e le mele. Poi la
tahina e miscelate il tutto accuratamente. Se dovesse risultare troppo secca
aggiungete un po' di succo di mela. Formate una palla e riponetela in frigo a
riposare tutta la notte o per un minimo di due ore. Quando è pronta, stendete
la pasta su una superficie infarinata in uno spessore di un centimetro circa. Usate
un taglia biscotti a vostra scelta e tagliateli in successione appoggiandoli
subito sulla leccarda coperta con carta da forno. Metteteli nel forno a 180° per non più una decina di minuti, toglieteli
quando i bordi sono leggermente coloriti.