Le pere sono falsi frutti, come la mela e la nespola. Dal punto di vista botanico infatti, il vero frutto è costituito dal torsolo, mentre la porzione commestibile è il ricettacolo carnoso rivestito dalla buccia fibrosa. Le pere vanno a maturazione a partire dalla fine di luglio e possono essere conservate a lungo. Molte persone sbucciano le pere ma, se le troviamo biologiche, conviene mangiarle con la buccia. Essa infatti contiene elevate quantità di fibra alimentare, dall'alto potere saziante e modera l'assorbimento intestinale dei lipidi. Ora gustiamo questi dolcissimi frutti con una facile ricetta per un antipasto.
Ingredienti:
100 grammi di miglio decorticato
100 grammi di miglio decorticato
80 grammi di caprino fresco (di latte di capra)
Un cucchiaio raso di pecorino sardo
2 pere conference, dolci e sode
Un uovo
Due porri piccoli
Un pezzetto di radice di zenzero
Un pizzico di pepe bianco appena tritato
Un cucchiaio di zucchero di canna
Sale q.b.
Come si fa:
Come si fa:
Portare a cottura il miglio seguendo le indicazioni
sulla confezione. Potete anche tostarlo brevemente in un poco di olio evo e dopo coprirlo con il doppio del suo volume di acqua salata. Dopo dieci, quindici
minuti di cottura, l'acqua dovrebbe quasi essere assorbita. Se così non fosse,
lasciatelo ancora qualche minuto sul fuoco spento ma attenzione a non farlo
scuocere, i chicchi si sfalderebbero. Scolatelo e passatelo sotto l'acqua
fredda per fermare la cottura.
Fate saltare in padella i porri tagliati a rondelle con poco olio.
Conservate un po' di foglie verdi, che vanno tagliate nel senso della lunghezza, sbollentate per qualche minuto e messe da parte. Se i porri dovessero
asciugarsi troppo, aggiungete qualche cucchiaio d'acqua, abbassate il fuoco e
mettere il coperchio per farli stufare. Frullateli appena.
A parte, lavorate il caprino a crema con l'uovo, il
pecorino, un pizzico di sale e il pepe bianco. Unite il miglio al caprino con due
cucchiai dei porri frullati. Ungete bene alcuni stampini cilindrici, vanno bene
anche quelli per i muffin, se le avete anche le formine in silicone. Rivestiteli
con le foglie di porro a nastro che avete preparato e messo da parte, cercando
di non lasciare superfici scoperte.
Versate il composto all’interno pressandolo bene e
cuocete in forno ventilato a 180° fino a quando diventeranno asciutti e
leggermente coloriti in superficie. Nel frattempo lavate le pere e ricavatene dischi
sufficienti per ogni sformatino, lasciandovi la buccia. Passate i dischi in
padella con un cucchiaio d’acqua e uno di zucchero di canna e fateli
caramellare.
Gli avanzi delle pere tagliateli a quadratini,
fateli saltare per ammorbidirli nella stessa padella dei dischi aggiungendo
delle fettine di zenzero. A cottura ultimata, fate intiepidire gli sformatini,
toglieteli dagli stampi e adagiateli su un piatto. Servite gli sformatini con la dadolata di
pere appena tiepidi, accompagnati da un ciuffo di rucola freschissima e tenera.
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